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La storia, gli aneddoti
Preparazione di un libro
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1 Anno 1 Mese fa - 10 Mesi 4 Settimane fa #5
da giamod
Preparazione di un libro è stato creato da giamod
All’Ombra del Cervo di Rodi:
le memorie della Fisica a Napoli
nella Mostra d’Oltremare
a cura dell’Associazione
“All’Ombra del Cervo di Rodi”
Puoi vederne alcune parti nella home del sito, categoria storie
le memorie della Fisica a Napoli
nella Mostra d’Oltremare
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Ultima Modifica 10 Mesi 4 Settimane fa da giamod.
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11 Mesi 5 Ore fa #26
da giamod
Risposta da giamod al topic Preparazione di un libro. Contributo di Mario Nicodemi
Cari Amici dell’Associazione All’Ombra del cervo di Rodi,
come indicatoci nell’incontro di oggi 22/5/2024 di inaugurazione dell’Associazione in aula Caianiello, mi associo con molto piacere alla scrittura di un libro open access di memorie personali sul Dipartimento di Fisica presso il Padiglione 19 della Mostra d'Oltremare di Napoli. Vi allego il breve testo che ho scritto.
Molti saluti, a presto,
Mario Nicodemi
CONTRIBUTO
Ricordo con affetto gli anni di studio passati al Padiglione 19 della Mostra d’Oltremare, tra il 1989 e il 1992. Sono stati giorni pieni di esperienze e scoperte, intellettuali e umane. Il Padiglione 19, con la sua architettura semplice e razionale, era un microcosmo di vita accademica e personale, dove siamo cresciuti insieme con amici, colleghi e docenti.
Ogni mattina, percorrere il lungo viale alberato che portava da viale Kennedy al Padiglione 19 permetteva di lasciarsi alle spalle il caos della città e immergersi in un'atmosfera diversa, focalizzata sulla fisica e sullo studio. Entrando nell'edificio, si avvertiva un caratteristico odore di polvere e di gesso e di carte accumulatisi nei corridoi, nelle aule e negli studi dei docenti.
Ricordo i molti professori, poi divenuti colleghi, ciascuno con il suo modo peculiare di porsi intellettualmente e umanamente verso di noi studenti. Molti di loro sono riusciti a stimolare la nostra curiosità e il nostro spirito critico. E non posso dimenticare i momenti di pausa con gli amici nel cortile del padiglione o nell'aula studio (detta "le catacombe"). Gli intervalli tra una lezione e l'altra. I caffè e i pranzi al bar dello Zoo, passati a scambiare opinioni su un argomento appena trattato a lezione o semplicemente ridere delle piccole vicissitudini quotidiane, o sul nostro futuro, hanno creato un legame forte tra di noi. Quelle amicizie, nate tra nelle aule universitarie, sono ancora importanti nella mia vita.
Il Padiglione 19 era anche il luogo di quelle che allora ci sembravano grandi sfide. Gli esami, i progetti di gruppo, la discussione delle Tesi di Laurea erano momenti di tensione, ma anche di crescita personale. Ricordo la sensazione di soddisfazione ogni volta che superavamo un ostacolo o completavamo un progetto. Quei piccoli passi ci hanno insegnato il valore dell'impegno e della perseveranza.
Ma oltre allo studio, il Padiglione 19 era anche un luogo di scoperta e divertimento. Le feste, le occupazioni organizzate dagli studenti (per “la Pantera”), e gli eventi scientifici arricchivano la nostra esperienza, lasciando un'aura dorata intorno a quel periodo. Ripensando a quegli anni, mi rendo conto che sono stati fondamentali per la mia formazione, non solo accademica, ma anche umana. Il Padiglione 19 della Mostra d'Oltremare non era solo un luogo di studio, ma un vero e proprio laboratorio di vita, dove ho cominciato a conoscere me stesso e il mondo intorno a me.
Oggi, quando ripasso lungo Viale Kennedy e incrocio il viale alberato che porta allo Zoo e al Padiglione 19, un'emozione quasi subliminale mi affiora nella mente, legata ad una nostalgia indefinita per quel luogo e quegli anni, ricchi di ricordi, emozioni e crescita personale.
Napoli 22/6/2024
Mario Nicodemi
come indicatoci nell’incontro di oggi 22/5/2024 di inaugurazione dell’Associazione in aula Caianiello, mi associo con molto piacere alla scrittura di un libro open access di memorie personali sul Dipartimento di Fisica presso il Padiglione 19 della Mostra d'Oltremare di Napoli. Vi allego il breve testo che ho scritto.
Molti saluti, a presto,
Mario Nicodemi
CONTRIBUTO
Ricordo con affetto gli anni di studio passati al Padiglione 19 della Mostra d’Oltremare, tra il 1989 e il 1992. Sono stati giorni pieni di esperienze e scoperte, intellettuali e umane. Il Padiglione 19, con la sua architettura semplice e razionale, era un microcosmo di vita accademica e personale, dove siamo cresciuti insieme con amici, colleghi e docenti.
Ogni mattina, percorrere il lungo viale alberato che portava da viale Kennedy al Padiglione 19 permetteva di lasciarsi alle spalle il caos della città e immergersi in un'atmosfera diversa, focalizzata sulla fisica e sullo studio. Entrando nell'edificio, si avvertiva un caratteristico odore di polvere e di gesso e di carte accumulatisi nei corridoi, nelle aule e negli studi dei docenti.
Ricordo i molti professori, poi divenuti colleghi, ciascuno con il suo modo peculiare di porsi intellettualmente e umanamente verso di noi studenti. Molti di loro sono riusciti a stimolare la nostra curiosità e il nostro spirito critico. E non posso dimenticare i momenti di pausa con gli amici nel cortile del padiglione o nell'aula studio (detta "le catacombe"). Gli intervalli tra una lezione e l'altra. I caffè e i pranzi al bar dello Zoo, passati a scambiare opinioni su un argomento appena trattato a lezione o semplicemente ridere delle piccole vicissitudini quotidiane, o sul nostro futuro, hanno creato un legame forte tra di noi. Quelle amicizie, nate tra nelle aule universitarie, sono ancora importanti nella mia vita.
Il Padiglione 19 era anche il luogo di quelle che allora ci sembravano grandi sfide. Gli esami, i progetti di gruppo, la discussione delle Tesi di Laurea erano momenti di tensione, ma anche di crescita personale. Ricordo la sensazione di soddisfazione ogni volta che superavamo un ostacolo o completavamo un progetto. Quei piccoli passi ci hanno insegnato il valore dell'impegno e della perseveranza.
Ma oltre allo studio, il Padiglione 19 era anche un luogo di scoperta e divertimento. Le feste, le occupazioni organizzate dagli studenti (per “la Pantera”), e gli eventi scientifici arricchivano la nostra esperienza, lasciando un'aura dorata intorno a quel periodo. Ripensando a quegli anni, mi rendo conto che sono stati fondamentali per la mia formazione, non solo accademica, ma anche umana. Il Padiglione 19 della Mostra d'Oltremare non era solo un luogo di studio, ma un vero e proprio laboratorio di vita, dove ho cominciato a conoscere me stesso e il mondo intorno a me.
Oggi, quando ripasso lungo Viale Kennedy e incrocio il viale alberato che porta allo Zoo e al Padiglione 19, un'emozione quasi subliminale mi affiora nella mente, legata ad una nostalgia indefinita per quel luogo e quegli anni, ricchi di ricordi, emozioni e crescita personale.
Napoli 22/6/2024
Mario Nicodemi
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