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Video dell'Inaugurazione

Chi Siamo

Siamo un gruppo di persone che ha frequentato, studiato e si è formato in questi padiglioni. Un luogo, questo, carico di ricordi, di storia e di storie.
Vederlo così, dopo anni di incuria ed abbandono, ci sembra come uno straordinario strumento musicale dimenticato in una soffitta ma che è ancora in grado di restituire un grande suono...

L'Associazione 'All'Ombra del Cervo di Rodi' ha come scopo la valorizzazione ed il ripristino dell'area della Mostra d'Oltremare
(Pad. 19, 16, Aula di Rodi e strutture annesse), promuovendo progetti ed iniziative culturali e scientifiche, principalmente orientate
alle attività storicamente connesse a quest'area, coinvolgendo le istituzioni, gli enti, le associazioni, le persone che hanno a cuore
lo sviluppo del nostro territorio.


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Workshop 6 novembre 2024

Prima assemblea dei Soci

VERBALE DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI DELL’ASSOCIAZIONE “ALL’OMBRA DEL CERVO DI RODI” - 18 GIUGNO 2024

 L’Assemblea dei Soci dell’Associazione “All’Ombra del Cervo di Rodi” è stata convocata per Lunedì 17 giugno alle ore 6 presso l’Aula Caianiello del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in prima convocazione, e per martedì 18 giugno alle ore 15 presso l’Aula Caianiello del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in seconda convocazione, con collegamento anche remoto via Skype.

L’ordine del giorno è il seguente:

  • Comunicazioni
  • Stato e programma dei lavori dell’Associazione
  • Organizzazione delle prossime attività culturali
  • Designazione dei membri del Comitato bilaterale, secondo i protocolli di intesa con la Mostra d’Oltremare e il Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini”
  • Varie ed eventuali

L’Assemblea si è tenuta in seconda convocazione martedì 18 giugno 2024 alle ore 15 presso l’Aula Caianiello del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Sono presenti: 15 soci in presenza, 17 soci da remoto via Skype.

L’Assemblea si apre alle 15:15.

 

Luigi Allocca introduce i lavori, ringraziando tutti i partecipanti in presenza e quanti si sono collegati in remoto.

Ricorda che l’Associazione ha già raggiunto la quota di circa 50 soci. Partiti da una forma di volontariato, ci si è costituiti poi in associazione per creare una struttura capace di dialogare con gli enti interessati alle tematiche proposte.

Ricorda la struttura dell’Associazione: soci fondatori, soci ordinari studenti o sostenitori; gli organi: il Presidente, l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo, il Comitato Scientifico.

Legge le prerogative dell’Assemblea dei Soci, le modalità della convocazione attraverso il sito web dell’Associazione, l’ordine del giorno e quali sono i nominativi che compongono il Consiglio Direttivo e il Consiglio Scientifico.

Giovanni La Rana dà il benvenuto ai partecipanti e avvia una breve presentazione attraverso una serie di slide che si agganciano all’ordine del giorno.

In seguito, si apre una discussione sui punti.

Giovanni La Rana ricorda che per il Presidente della Mostra qualsiasi proposta di ripristino dei padiglioni deve essere focalizzata sulla possibilità di applicazioni. Un esempio potrebbe essere il quantum computing, considerata l’eco della recente costruzione del computer quantistico presso il Dipartimento.

Ritiene che entro l’anno prossimo si possa raggiungere la fase 2 descritta nelle slide, cioè la formazione di un Gruppo di studio inter-istituto per la realizzazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica, per un Centro di eccellenza di Studi Scientifici in Fisica Teorica e Sperimentale e di alta formazione.

Si sofferma su alcuni punti del programma delle iniziative: i seminari dovrebbero essere sulla falsariga dell’iniziativa “Pint of Science” e la sede potrebbero essere o il bar all’interno della Mostra d’Oltremare oppure il Teatrino dei Piccoli.

Molto importante sarà anche un workshop sulle attività interessate all’utilizzo dei padiglioni, grazie al quale si raccoglieranno relazioni con lettere di intenti.

Luigi Allocca indica due questioni importanti per quanto riguarda i seminari: il format e la conferma o meno dell’area di Fuorigrotta come luogo, a meno che non ci si voglia “espandere” verso altre aree della città.

In merito alla lista dei seminari che, come è chiarito, è un primo elenco da arricchire, viene chiesto se qualcuno dei soci voglia proporsi, anche in seguito eventualmente, per altri temi.

Arturo Tagliacozzo ritiene che i seminari, tutti indipendenti come tematiche, debbano essere inseriti in un programma più ampio, sul quale innestare la proposta, soprattutto per chi non conosce i luoghi, di avviare un programma di ripristino dei padiglioni.

Gianfranco Iodice sottolinea che la pubblicità degli eventi è in relazione alla conquista di un pubblico vasto, e sulla base del tipo di pubblico raggiunto bisognerebbe avviare iniziative nelle quali coinvolgere la maggior parte dei soci.

Luigi Allocca chiede se sia opportuno leggere la lista dei titoli dei seminari e ritiene che sia importante riuscire a chiarire le modalità di diffusione di questo tipo di informazioni verso la città.

Guido Cosenza segnala quella che, secondo lui, è una deformazione professionale: i seminari sembrano molto specialistici, troppo specifici, e forse si dovrebbero spostare in una fase successiva, mentre in una prima fase si dovrebbe puntare a eventi di forte impatto sulla cittadinanza, capaci di suscitare una prima importante mobilitazione.

Riccardo De Asmundis ritiene anch’egli che sia utile rivedere bene il tipo di seminari da proporre.

Romualdo Gianoli è d’accordo sull’opinione che sono seminari troppo specifici. Bisognerebbe creare un format legato alla situazione dei padiglioni nella scala temporale: far conoscere bene come erano primi e come sono diventati ora.

Luigi Allocca a tal proposito ricorda che sono già in programma delle mostre, per chiarire questo aspetto.

Gianfranco Iodice chiarisce che l’Associazione ha due gambe: quella culturale e quella legata alla ristrutturazione dei padiglioni. Quest’ultima ha un percorso indipendente dall’attività dell’Associazione.

Cosimo Stornaiolo sottolinea che tutte le proposte sono fatte apposta per essere discusse; quindi, se il focus è sui seminari va bene che ci siano obiezioni. L’importante poi è andare avanti. Forse è il caso di ripensare alla specificità dei seminari, che possono andare benissimo per gli studenti di Fisica ma un po’ meno se l’obiettivo è un pubblico più vasto.

Giovanni La Rana sostiene che bisogna distinguere i seminari, dimostrazione di una vita culturale dell’Associazione (e in relazione ai quali la lista mostrata è solo a titolo esemplificativo), dagli eventi, che hanno la funzione di un impatto maggiore, tanto è vero che si sono avviati anche contatti con il Sindaco per organizzarne qualcuno anche a livello cittadino.

Luigi Allocca ribadisce che, in ogni caso, sarà il Comitato Scientifico, insieme con i soci che vorranno contribuire, a decidere su tali questioni.

Giovanni La Rana passa al punto in cui si prendono in considerazione le mostre. Dato che ci potrebbe essere un problema di affluenza, si è pensato di abbinarne qualcuna (come, per esempio, quella incentrata sulle fotografie dell’area) a eventi. Un esempio potrebbe essere il docufilm su Edoardo Amaldi, che si potrebbe proiettare nella Sala Italia della Mostra d’Oltremare, mentre all’esterno si potrebbe appunto posizionare la mostra.

Arturo Tagliacozzo sottolinea l’importanza di una mostra che racconti la storia non solo dei padiglioni, ma anche della Mostra d’Oltremare. Una mostra puntuale, che possa essere ospitata in varie sedi cittadine.

Vincenzo De Luise espone la problematica legata al reperimento di documentazione fotografica, della quale molto si è perduto nel corso degli anni (come pure altro materiale documentario). In alcuni casi un’eventuale esposizione richiederebbe costi esosi. Per quanto riguarda eventuali visite all’area, da aggregare a eventi come i seminari, ritiene che siano importanti, soprattutto in una fase in cui i luoghi sono diventati interessanti per alcune tipologie di visite, come per esempio quelle legate alle attività dei cosiddetti “urbexter”, specializzati in luoghi abbandonati (i padiglioni sono stati infatti anche oggetto di una ricognizione da parte del gruppo “Derive suburbane”).

Romualdo Gianoli suggerisce di verificare presso strutture cittadine, come l’Emeroteca Tucci, per reperire documentazione iconografica.

Vincenzo De Luise informa che in massima parte non è necessario, in quanto molto materiale è stato scansionato ed è ora disponibile in rete, come per esempio il numero monografico del 1940 di “Emporium”, dedicato alla Prima Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare. Questo materiale sarà in massima parte stampato ed esposto, insieme con altro, nella mostra prevista nella sede di Architettura, che si terrà verosimilmente in concomitanza con quella presso il Museo di Fisica, dedicata agli strumenti in relazione ai libri del “Fondo storico” del Dipartimento.

Guido Cosenza auspica che l’area dei padiglioni ridiventi frequentabile. Vincenzo De Luise e Gianfranco Iodice chiariscono che, negli ultimi tempi, essa è stata riaperta ai visitatori, anche se i padiglioni sono inaccessibili.

Giovanni La Rana ritorna su due eventi di grande qualità in cantiere: il docufilm su Amaldi (poi si vedrà in quali sedi proiettarlo) e un possibile concerto di Eugenio Bennato, nostro socio.

Si passa poi a discutere dei gruppi di lavoro legati al Comitato Scientifico e a quanti vogliano aderire tra i soci. Vengono infatti sollecitati i soci in tal senso. Si hanno le prime adesioni, tra le quali quella di Arturo Tagliacozzo e, da remoto, quella di Azzurra Auteri. Si solleciterà in tal senso anche Antigone Marino.

Sono proposte e accettate due date per i prossimi incontri:

  1. Giovedì 18 luglio per il primo incontro dei gruppi di lavoro.
  2. Lunedì 16 settembre per la prossima Assemblea dei Soci.

Alfonso Maria Esposito suggerisce, e la proposta viene accettata, che all’incontro del 18 luglio possano partecipare non solo quelli che hanno aderito ai gruppi di lavoro, ma anche gli altri soci, se vogliono.

Si leggono i commenti nella chat di Skype e Giovanni La Rana si sofferma su quello di Romualdo Gianoli, che suggerisce come obiettivo futuro anche l’organizzazione di un master sulla comunicazione scientifica.

Si legge anche il commento di Giuseppe Pierno, che interviene anche a voce sollecitando un documento riepilogativo dei gruppi di lavoro e dei relativi obiettivi. In tal senso, Luigi Allocca chiarisce che solo quando si saranno raccolte tutte le adesioni si potrà valutare la costituzione dei vari gruppi.

Luigi Allocca, ringraziando di nuovo tutti i partecipanti, dichiara chiusa l’Assemblea alle 16:51.

 

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